Per la Cina il coronavirus del nuovo focolaio di Pechino potrebbe essere arrivato dall’Europa. E nel mirino degli scienziati ci finisce il salmone importato.
Pechino teme la seconda ondata di coronavirus e dalla Cina arriva lo scarico di responsabilità, ossia la giustificazione secondo cui il coronavirus del nuovo focolaio sarebbe arrivato dall’Europa. Una ricostruzione – che deve essere approvata dalla comunità scientifica internazionale prima di essere considerata effettivamente credibile e attendibile – che in qualche modo andrebbe a difendere l’immagine della Cina a zero contagi interni.
Cina, il coronavirus del nuovo focolaio a Pechino potrebbe essere arrivato dall’Europa
Dalla Cina arriva la comunicazione all’Oms: il coronavirus che ha dato vita a un nuovo focolaio a Pechino sarebbe di origine europea e sarebbe anche più vecchio di quello che circola attualmente nel vecchio continente. Questo significherebbe che sarebbe arrivato a Pechino tempo fa e molto prima di essere scoperto.
Il salmone importato nel mirino degli scienziati cinesi
Nelle ultime ore sta prendendo piede (in Cina) l’ipotesi secondo cui il coronavirus sarebbe arrivato a Pechino attraverso il salmone importato. L’ipotesi lascia quantomeno scettica la comunità internazionale. Al momento non ci sarebbero infatti evidenze scientifiche che confermerebbero la trasmissione dal cibo all’uomo. E così anche gli scienziati cinesi hanno fatto un mezzo passo indietro.
Di seguito il tweet con il quale il Global Times ha riportato la notizia del tampone effettuato su un salmone.
Sample took from a #salmon #ThroatSwab tested positive for #coronavirus, said China CDC experts who went to Xinfadi on June 14 and took over 200 samples from the wet market. Many of the samples tested positive for the virus. https://t.co/MJCmUuyR8L pic.twitter.com/MQkpT2AETm
— Global Times (@globaltimesnews) June 19, 2020